Non è passata nemmeno una
settimana da quel 13 marzo 2013, ma già si capisce che è successo qualcosa di
unico e di importante…
Mai come adesso vedo l’intervento
di Dio nella vita degli uomini. Miseri esseri smarriti, in una questa modernità
che li rende soli, poveri nello spirito, tristi nell’animo, sfiduciati.
Abituati al cinismo, alla violenza
morale e fisica. Così oberati di oggetti materiali, smaniosi di potere e
ingordi di denaro.
La stessa Chiesa appesantita da orpelli,
inquinata da scandali, resa opulenta e autoreferenziale. Povera di vocazioni,
fuori dalla storia, incapace di comprendere a volte le sfaccettature della vita
attuale. Non avvezza ad accogliere ed essere misericordiosa, spesso ingessata
in regole e dogmi.
In un vuoto smarrito, senza un
Padre, non sapevamo dove guardare. Non sapevamo che lo Spirito Santo aveva in
serbo una grande sorpresa per noi.
Papa Francesco. Già il nome sintetizza tutto. Primo pontefice
latino-americano, primo gesuita, primo col nome del Poverello di Assisi.
In pochi minuti, dalla sua prima
apparizione, ha catturato il nostro cuore. Ha fatto pregare in silenzio
un’intera Piazza, ha fatto recitare le preghiere basilari della fede cattolica.
Il suo sorriso dolce, semplice,
forte, carismatico, pacato e sicuro, ha commosso ed emozionato. Non si può
restargli indifferenti.
Ci aspettano grandi cose, lo si
intuisce dalle prime battute. Tutto assume
uno spessore inusitato, si va all’essenziale, a ciò che davvero conta. Verranno
presto nuove conversioni. La Chiesa si avvicinerà alla gente. Essere cattolici
non sarà prerogativa di un gruppo fuori moda - guardato con sufficienza dagli altri - di
vecchiette e bigotti. Molti giovani
troveranno il punto di riferimento che oggi loro manca.
Papa Francesco sarà una ventata di aria fresca
in questi nostri tempi.
Fra poco meno di quindici giorni arriverà
la Pasqua di Resurrezione. Una Pasqua speciale come poche.
Un nuovo Pastore, l’annuncio
della salvezza, la certezza di essere figli di Dio.
Che sia per me e per i miei
fratelli una conversione vera, sincera, commovente.
Che sia scoperta di umiltà,
servizio, amore sincero, gioia, apertura agli altri.
“Non dobbiamo avere paura della
bontà e della tenerezza” dice Papa Francesco. “Il vero potere è il servizio”.
“Custodire gli altri e noi stessi”.
Il mio augurio è che i valori oggi scherniti e snobbati
diventino di moda, capovolgendo la prospettiva comune. Valori non solo
cristiani ma validi per tutti, anche per chi non crede.
Silenzio, mitezza, dolcezza, disponibilità,
allegria del cuore, al posto di aggressività, prevaricazione, furbizia,
indifferenza, cinismo.
Che sia l’inizio di una vera,
potente, rivoluzione delle coscienze. Che sia per tutti soddisfatto il bisogno di Dio, anche e soprattutto di chi non si rende conto di averlo. Che chi
già ha conosciuto tanto amore e tanta bellezza lo annunci e riesca a farne
godere i propri fratelli , in piena condivisione.