E' di questi giorni la notizia che il Comune di Roma ha deciso di riorganizzare il tradizionale mercatino della Befana a piazza Navona, diminuendo drasticamente il numero di banchi che vendono varia mercanzia in occasione delle feste natalizie.
Come per tutte le situazioni che si intende cambiare, la conseguenza è stata la protesta degli ambulanti interessati, una specie di corporazione chiusa, fatta di poche famiglie detentrici delle licenze che, ovviamente, intende proseguire sulla solita strada e si mostra restìa ai cambiamenti.
La maggior parte della cittadinanza si era un po' stancata di questa baraonda da fiera paesana, che creava confusione con l'esposizione di prodotti e oggetti dozzinali, per niente attinenti con il Natale.
Attendiamo le decisioni del TAR a cui hanno ricorso i commercianti, assistiamo al loro braccio di ferro con il Comune, ma cerchiamo anche di proporre qualche idea alternativa.
Personalmente credo che bisognerebbe ripensare all'idea di una piazza che sia sì festosa, come la tradizione romana impone, ma non replichi l'ennesimo anonimo suk tra i tanti, fotocopia di quelli di cui la città è stata letteralmente invasa negli ultimi anni. Bancarelle che espongono merce di dubbia provenienza, che nulla c'entra con gli articoli natalizi e che accrescono la sensazione di essere oppressi da dozzinale ciarpame.
Avrei dei suggerimenti per il Sindaco: perchè non progettare una piazza Navona più in linea e in armonia con la sua bellezza architettonica? Non dimentichiamo le opere d'arte del Bernini, che oggi si sentirebbe offeso dalla sciatteria che opprime le sue sculture.
Si potrebbe creare una fiera con stand tutti uguali, magari disegnati dagli studenti del corso di scenografia dell'Accademia di belle arti. Sarebbe una bella idea indire una sorta di concorso per le migliori idee da premiare e utilizzare, incentivando il talento dei giovani e risparmiando sui costi per la progettazione.
Un altro suggerimento potrebbe essere un angolo dedicato ai cori natalizi. In questi giorni di dicembre per le chiese e le strade del centro si tengono concerti con repertori festosi e religiosi, così come in moltissime parrocchie, tutti con gran successo di pubblico. Perchè non indire un bando, a cui chiedere di partecipare chi interessato, stilando così un calendario di concerti da tenere su un apposito palco? Credo che le persone di passaggio, cittadini e turisti, sarebbero ben felici di ascoltare queste performance, che aiuterebbero a creare la giusta atmosfera del periodo.
Da ultimo, forse l'aspetto più importante: occorrerebbe limitare i chioschetti a quelli che espongono esclusivamente oggetti per il presepe o per l'albero di Natale, prodotti da artigiani del settore di tutta Italia, una sorta di replica di via s. Gregorio Armeno a Napoli. Sottolineo artigianato italiano e non produzioni industriali di bassa qualità, magari cinesi.
In questo modo si sosterrebbe l'economia nazionale, nel settore artigianale di cui siamo maestri, che non viene adeguatamente incentivato, avendo il risultato di una piazza Navona più colta ed esteticamente raffinata. Si otterebbe così una spinta verso la riqualificazione del tessuto urbano, verso la bellezza e verso la rivalutazione della nostra identità.