martedì 19 marzo 2013

NON TEMERE LA BONTA’ E LA TENEREZZA


Non è passata nemmeno una settimana da quel 13 marzo 2013, ma già si capisce che è successo qualcosa di unico e di importante…

Mai come adesso vedo l’intervento di Dio nella vita degli uomini. Miseri esseri smarriti, in una questa modernità che li rende soli, poveri nello spirito, tristi nell’animo, sfiduciati. Abituati  al cinismo, alla violenza morale e fisica. Così oberati di oggetti materiali, smaniosi di potere e ingordi di denaro.

La stessa Chiesa appesantita da orpelli, inquinata da scandali, resa opulenta e autoreferenziale. Povera di vocazioni, fuori dalla storia, incapace di comprendere a volte le sfaccettature della vita attuale. Non avvezza ad accogliere ed essere misericordiosa, spesso ingessata in regole e dogmi.

In un vuoto smarrito, senza un Padre, non sapevamo dove guardare. Non sapevamo che lo Spirito Santo aveva in serbo una grande sorpresa per noi.

Papa Francesco.  Già il nome sintetizza tutto. Primo pontefice latino-americano, primo gesuita, primo col nome del Poverello di Assisi.

In pochi minuti, dalla sua prima apparizione, ha catturato il nostro cuore. Ha fatto pregare in silenzio un’intera Piazza, ha fatto recitare le preghiere basilari della fede cattolica.

Il suo sorriso dolce, semplice, forte, carismatico, pacato e sicuro, ha commosso ed emozionato. Non si può restargli indifferenti.

Ci aspettano grandi cose, lo si intuisce dalle prime battute.  Tutto assume uno spessore inusitato, si va all’essenziale, a ciò che davvero conta. Verranno presto nuove conversioni. La Chiesa si avvicinerà alla gente. Essere cattolici non sarà prerogativa di un gruppo fuori moda -  guardato con sufficienza dagli altri - di vecchiette  e bigotti. Molti giovani troveranno il punto di riferimento che oggi loro manca.

 Papa Francesco sarà una ventata di aria fresca in questi nostri tempi.

Fra poco meno di quindici giorni arriverà la Pasqua di Resurrezione. Una Pasqua speciale come poche.

Un nuovo Pastore, l’annuncio della salvezza, la certezza di essere figli di Dio.

Che sia per me e per i miei fratelli una conversione vera, sincera, commovente.

Che sia scoperta di umiltà, servizio, amore sincero, gioia, apertura agli altri.

“Non dobbiamo avere paura della bontà e della tenerezza” dice Papa Francesco. “Il vero potere è il servizio”. “Custodire gli altri e noi stessi”.

Il mio augurio  è che i valori oggi scherniti e snobbati diventino di moda, capovolgendo la prospettiva comune. Valori non solo cristiani ma validi per tutti, anche per chi non crede.

 Silenzio, mitezza, dolcezza, disponibilità, allegria del cuore, al posto di aggressività, prevaricazione, furbizia, indifferenza, cinismo.

Che sia l’inizio di una vera, potente, rivoluzione delle coscienze. Che sia per tutti soddisfatto  il bisogno di Dio, anche e soprattutto  di chi non si rende conto di averlo. Che chi già ha conosciuto tanto amore e tanta bellezza lo annunci e riesca a farne godere i propri fratelli , in piena condivisione.  

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